Un lungo digiuno

Capita a moltissimi autori: iniziare a scrivere spinti dai più svariati motivi, continuare anche per anni alimentati ciascuno dalla propria motivazione (passione, bisogno di sfogare, desiderio di riscatto o quant’altro) e senza preavviso, esaurire quel nucleo di energia creativa.
Spesso non è nemmeno carenza di idee, ma una piega della vita: poca costanza, appagamento, deviazioni di percorso, cambio di priorità. Semplicemente, non si scrive più.
Dopo alcuni anni di discreta attività, le ultime due pubblicazioni (Alba di Luna nel 2015 e Il trafficante d’avorio nel 2019, entrambi editi da Nero Press) hanno dato lo stop definitivo.
Fino a qualche mese fa.
Incidentalmente, grazie a piacevoli contatti rispolverati da qualche vecchia antologia, mi ritrovo ora ad aver pubblicato due nuovi racconti: il primo nel neonato Magazzino dei mondi, una bella fanzine di fantascienza pensata e curata da Matteo Ciccone (col quale avevo già pubblicato nel 2012 per l’antologia Fantaweb 2.0), il secondo per la nuova “365 racconti”, ciclo seriale di antologie firmate Writers Magazine / Delos Book, per me alla quinta partecipazione.
Non so ancora se queste due pubblicazioni rappresentino un fuoco di paglia o se daranno l’abbrivio a un nuovo filone creativo: il tempo me lo dirà. Per ora, mi limito a scrivere questo post e aggiornare alcune pagine del blog, chiedendomi se a rileggere vecchie recensioni non mi venga lo stimolo di riaprire il cantiere creativo, magari per il terzo capitolo delle Cronache di Avorio.

Questa voce è stata pubblicata in Narrativa e contrassegnata con , , , , . Contrassegna il permalink.

Lascia un commento